In una corsa forsennata verso il tribunale di Varese, il giovane Alessio accompagna ed affianca suo zio, penalista esperto. L’incarico da espletare è singolare: salvare la vacanza italiana di un miliardario russo, tradotto in carcere al suo sbarco alla Malpensa a causa di una datata sentenza di condanna per un incidente stradale.
Con l’aria sorniona di chi conosce i risvolti più bizzarri della legge, zio Arturo non perde l’occasione per impartire al nipote un importante insegnamento: per far scarcerare un detenuto neppure un dettaglio può essere affidato al caso.
Ma quando il cliente russo trasforma la detenzione domiciliare in una sfarzosa festa privata, il giovane avvocato scopre che, in fondo, a fare la differenza può essere anche un po’ di sana improvvisazione.