Manuale di pronto soccorso d’udienza per avvocati debuttanti… e non…
Benvenuti nel mondo di Alessio Mayer, l’avvocato per caso, l’uomo con l’innata predisposizione a stare in equilibrio su un filo sospeso sopra l’abisso e, alla fine, a cavarsela per “miracolo”.
Questi racconti vi trasporteranno, come per magia, in un universo parallelo, spesso surreale, fatto di aule di tribunale, casi intricati e incontri / scontri con un’umanità variegata che sopravvive all’ombra della giustizia italiana, combattendo le proprie battaglie o, a volte, semplicemente tentando di stare a galla.
Ogni episodio della serie si compone di due parti. Nella prima, Alessio ci trascina nella bolla incantata di tante storie curiose che hanno, al centro, le insidie e le opportunità dell’aula di tribunale. Sono racconti che mescolano il grottesco al drammatico, restituendo un ritratto vivido ed ironico della vita di chi cerca di emergere, aggrappandosi alla propria personale visione del
diritto.
La seconda parte ci offre un approfondimento giuridico sui temi trattati nel racconto, per svelare ai lettori i meccanismi e le sfide della giustizia italiana, con la speranza di aiutarvi a comprendere meglio i fondamenti di una professione ardua, complessa, ma sempre affascinante.
Se siete pronti ad entrare nelle “curiose storie d’udienza” di Alessio Mayer sappiate che l’uscita è difficile da trovare, e le risate, quelle amare e quelle divertite, sono incluse nel “prezzo del biglietto”.
Mi chiamo Alessio Mayer e ho trent’anni. Nonostante abbia prestato giuramento da vari anni, dopo il superamento dell’esame, non ho ancora smesso di sentirmi un “avvocato allo sbaraglio”
Questi racconti, che narrano avventure e disavventure di udienza e che sono ispirati ai miei tanti errori e a qualche insperato successo, spero possano esservi utili per affrontare meglio le insidie di una professione complessa, difficile, ma forse proprio per questo connotata da un irresistibile fascino.
La telefonata di zio Arturo arriva come un fulmine a ciel sereno, in un freddo mattino di febbraio. Alessio, giovane avvocato e nipote devoto, si ritrova improvvisamente catapultato nel mondo della giustizia penale, alle prese con il suo primo interrogatorio a San Vittore.
Mentre varca il portone del carcere, l’eco dei consigli dello zio e mentore riecheggiano nella sua mente, ma il giovane non può immaginare la dura lezione che lo attende.
Tra detenuti enigmatici, magistrati impassibili e scelte da compiere in un istante, il giovane scoprirà che ad ogni principio corrisponde almeno una eccezione.
In una corsa forsennata verso il tribunale di Varese, il giovane Alessio accompagna ed affianca suo zio, penalista esperto. L’incarico da espletare è singolare: salvare la vacanza italiana di un miliardario russo, tradotto in carcere al suo sbarco alla Malpensa a causa di una datata sentenza di condanna per un incidente stradale.
Con l’aria sorniona di chi conosce i risvolti più bizzarri della legge, zio Arturo non perde l’occasione per impartire al nipote un importante insegnamento: per far scarcerare un detenuto neppure un dettaglio può essere affidato al caso.
Ma quando il cliente russo trasforma la detenzione domiciliare in una sfarzosa festa privata, il giovane avvocato scopre che, in fondo, a fare la differenza può essere anche un po’ di sana improvvisazione.
Alessio, ancora insicuro ed inesperto, affronta la sua prima udienza penale, testato con attenzione dal suo mentore e zio, che lo ha preparato con accuratezza all’importante debutto.
Sotto il peso delle aspettative e con l’ansia di non deluderle, Alessio si trova a fronteggiare un testimone i cui silenzi rischiano di compromettere l’esito del processo.
Da qui la delicata scelta: incalzare il teste, a costo di aggredirlo, o pazientare e aiutarlo a ricordare?
In una Milano battuta dalla pioggia, Alessio inaugura la sua carriera professionale assistendo, col consenso di zio Arturo, il suo primo cliente.
Tra il desiderio di dimostrare il proprio valore e l’ambizione di un guadagno che possa esaudire un sogno romantico, l’inesperto avvocato si trova ad affrontare una difesa che mette alla prova non solo le sue competenze professionali, ma anche la sua prontezza di spirito.
Una querela per diffamazione contro un pizzaiolo, il desiderio di un viaggio a Parigi con la fidanzata e un errore che potrebbe rovinare tutto…. il nostro giovane avvocato scoprirà che, nell’imprevedibile mondo della giustizia penale, la vittoria non arriva sempre come ci si aspetta.
Quando Alessio si ritrova tra le mani il fascicolo di un caso di stalking, crede di avere finalmente l’occasione per guadagnarsi finalmente il rispetto di zio Arturo, suo modello e punto di riferimento umano e professionale.
Ma l’inesperienza e l’ansia di dimostrare il proprio valore rischiano di travolgerlo.
La scoperta di avere commesso un errore clamoroso ed una lezione imprevista lasciano ad Alessio una consapevolezza amara: nel campo del diritto, l’ingenuità e la superficialità sono peccati mortali.
La mattina del ventisette dicembre, nell’aria silenziosa e fredda di una Milano imbiancata dalla neve, la routine del giovane avvocato Alessio Mayer è sconvolta dall’irruzione in studio di due agenti incaricati di arrestare zio Arturo con l’accusa di spaccio di droga.
Travolto dagli eventi, Alessio si trova ad affrontare un incubo che mette in discussione i suoi principi umani e professionali e la certezza nell’integrità del proprio maestro.
Tra sospetti, rivelazioni e ricatti morali, il giovane dovrà scegliere tra dovere professionale ed etica personale, sino a maturare la convinzione di dover essere, per il futuro, arbitro unico del proprio destino.
Alessio Mayer, lasciato lo studio dello zio, accetta una proposta di collaborazione con l’Avvocato Paola Goggi.
Tra scadenze sempre più pressanti ed il desiderio di una vita sociale ed affettiva oltre il lavoro, il protagonista incorre in una distrazione fatale che pone in pericolo addirittura il prosieguo della sua carriera professionale: di lì ad un’ora scadrà un atto d’appello penale trascurato con imperdonabile negligenza.
In una disperata corsa contro il tempo, Alessio scopre che a volte il destino proprio e altrui dipende da una manciata di minuti.
Riuscirà a salvare il suo futuro, o il ticchettio dell’orologio diventerà il suo peggior nemico?
Il Signor Bortolo Floris De Rinaldis, uomo eccentrico e, a detta del pubblico ministero, affetto da grave infermità mentale, è stato convocato innanzi al giudice tutelare per la nomina di un amministratore di sostegno.
L’uomo si affida all’avvocato Alessio Mayer con una disperazione che nasconde una minaccia di tragico epilogo, nel caso fosse accolto il ricorso del pubblico ministero.
Torturato da dubbi etici e gravi dilemmi morali, Alessio si interroga sull’opportunità di preferire la sensibilità umana al freddo rigore dei doveri professionali.
Questo è il racconto di una battaglia legale che mette a nudo la fragilità dei confini tra giustizia, pietà ed il diritto a una libertà che forse è soltanto illusoria.
Alessio Mayer è alle prese con la ricerca di un fragile equilibrio tra incalzanti impegni di lavoro e le esigenze di una fidanzata, che aspira ad uno stile di vita per lui difficile da sostenere, quando la sua già complicata routine viene scossa dall’improvviso ritorno di un vecchio amico, Luca, in cerca di aiuto umano e legale.
Alle prese con una lacerante crisi matrimoniale, Luca coinvolge il protagonista in un turbinio emotivo che va ben oltre il semplice ruolo di avvocato.
Mentre tenta di convincere l’amico dell’impossibile di separarsi e di ricostruirsi una vita senza accettare l’idea di lasciare la casa coniugale e contribuire al mantenimento del figlio, Alessio riflette sulla profondità della sua stessa relazione affettiva, con un sospiro di sollievo: c’è chi è messo molto peggio di lui.